giovedì 14 aprile 2011

14 APRILE 2011: VICOLI SI RICANDIDA ALLE ELEZIONI COMUNALI

Il 14 aprile 2011, Maurizio Vicoli si ricandida alle elezioni comunali con Sinistra Ecologia Libertà, il nuovo partito della Sinistra socialista, ambientalista e libertaria, a cui aveva aderito come socialdemocratico sin dal 2009. Vicoli, dopo aver sottoscritto il programma del Sindaco, si presenta agli elettori con un impegno politico valido per il quinquennio 2011-2016 che riportiamo di seguito.


Politiche per l’infanzia e sviluppo economico.
Crediamo che maggiore attenzione si debba rivolgere al mondo dell’infanzia e al forte indotto economico ad esso collegato. Sempre più genitori infatti scelgono il luogo delle vacanze in funzione delle esigenze dei propri bambini tanto che numerosi editori di itinerari turistici hanno realizzato una guida dedicata alle località turistiche a dimensione di bambino: parchi acquatici, luna park, bioparchi, ecc. In quest’ottica ci impegneremo per i seguenti progetti:

Risparmio energetico e parchi di quartiere.
Risparmio di energia in tutti gli edifici comunali (uffici, scuole, palestre, ecc.), il risparmio derivato dalle bollette andrà a confluire in un fondo finalizzato alla costruzione di parchi-gioco per bambini nei quartieri delle città (San Lorenzo, Punta Penna, Incoronata, ecc.) e all’assegnazione, ai bambini più indigenti, di biglietti gratuiti per le giostre estive e patronali.


Festa di Peter Pan.
Manifestazione di richiamo nazionale attraverso l’istituzione, nel mese di maggio, di una Festa della Primavera (che ci piace chiamare Festa di Peter Pan) da dedicare ai bambini. L’idea è quella di creare un carnevale di primavera per donare ai fanciulli vastesi un carnevale “mite e piacevole” e per fare di Vasto una vetrina nazionale che richiami i turisti nell’imminenza della stagione estiva.

Ludoland: il parco divertimenti per giovani e bambini.
Costruzione, attraverso finanziamenti europei e/o con il sistema del project financing, di un grande luna park sui terreni comunali ubicati vicino ad Aqualand in modo da allungare la stagione turistica e intensificarla nei week-end.

Week-end in… piazza.
Chiusura al traffico del Centro Storico nei week end che vanno dal 1° aprile al 30 settembre trasformando le vie e le piazze del borgo antico in una fucina di spettacoli e attività laboratoriali per bambini grazie alla partecipazione di artisti di strada e associazioni socio-culturali, di volontariato e di categoria.

mercoledì 13 aprile 2011

ATTIVITA' ISTITUZIONALE DEL CONSIGLIERE MAURIZIO VICOLI NEL QUINQUENNIO 2006-2011



INIZIATIVE NELLA “COMMISSIONE SERVIZI SOCIALI”

Anno 2006
Luglio: Si riunisce per la prima volta la Commissione Servizi Sociali all’interno della quale Maurizio Vicoli è chiamato a ricoprire la carica di Presidente. Vicoli rileva che il Regolamento che disciplina il Sussidio alle persone bisognose, risale al 1993, che l’attribuzione dei punteggi non poggia su criteri oggettivi ma su una forte discrezionalità della Commissione stessa che, col passare del tempo, ha finito per creare rapporti di tipo clientelare con i richiedenti tanto che nel 2005 erano stati erogati sussidi per un totale di € 105.000. In qualità di Presidente illustra la necessità di un nuovo regolamento fondato su criteri oggettivi, che sostenga i veri bisognosi e che elevi la quota massima erogabile mensilmente, all’epoca fissata a € 75.00. La Commissione condivide all’unanimità la necessità rimarcata dal Presidente.

Anno 2007
Agosto: Il Consiglio comunale, dopo 14 anni, approva all’unanimità un nuovo Regolamento per i sussidi alle persone che prevede quanto segue:

1) al fine di introdurre parametri di valutazione più oggettivi, viene inserito il modulo ISEE (cioè l’ Indicatore di Situazione Economica Equivalente) che tiene conto non solo del reddito ma anche della situazione familiare e patrimoniale (vale a dire che una famiglia che ha un reddito di 1500,00 euro mensili, che ha tre bambini e che paga l’affitto è senz’altro meno abbiente rispetto ad una famiglia che percepisce 1000,00 euro mensili che non ha figli e che vive in una casa di proprietà);
2) Tutte le motivazioni a sostegno delle domande devono essere comprovate da documenti oggettivi (inadempienza del coniuge divorziato nel mantenimento della famiglia; il caro-affitto; lo stato di disoccupazione; ecc.)
3) Hanno diritto al contributo ordinario solo le persone con un reddito ISEE compreso tra € 0,00 ed € 2000,00. E’ da precisare che la conversione effettuata da valore ISE (che in pratica corrisponde al solo reddito, così come era previsto nel vecchio regolamento) a valore ISEE non è stata attuata a caso ma a seguito di una simulazione effettuata sui nuclei familiari beneficiari di sussidio nell’anno 2006. Altro dato da evidenziare è che la quota mensile massima (per quel che riguarda i contributi ordinari) passa dagli attuali € 75,00 ad € 105,00 equivalente a € 1260,00 annui. Ciò grazie al fatto che la Commissione di Valutazione, sulla base della relazione dell’Assistente sociale, può attribuire un ulteriore punteggio, fino ad un massimo di 3 punti, per quelle situazioni particolari non valutabili dai parametri ISEE (particolari condizioni igienico-sanitarie; donne in maternità con grave difficoltà economica; vedove con figli a carico o ragazze-madri; situazione di marginalità sociale, ecc.);
4) Il nuovo Regolamento pone molta attenzione alle famiglie in difficoltà sia se costituite da nucleo monogenitoriale sia se costituite da prole numerosa e/o gemellare o plurigemellare. Allo stesso modo il Regolamento si mostra sensibile alle persone che, a causa di gravi malattie, sono costrette a continui viaggi fuori regione. Detti nuclei familiari possono inoltrare sia domanda di contributo ordinario (sussidio massimo erogabile in un anno € 1260,00) che domanda di contributo straordinario (sussidio massimo erogabile nell’anno € 2500,00);
5) Al fine di evitare che persone giovani, distaccate ad arte dal nucleo familiare di origine, possano usufruire automaticamente di un sussidio da parte del Comune solo perché avente reddito ISEE compreso tra 0 e 2000, il Regolamento prevede che, per i richiedenti al di sotto dei 50 anni, il parere favorevole, oltre che essere legato al parametro ISEE, è vincolato al parere della Commissione che decide in base alla relazione dell’Assistente sociale;
6) Il nuovo Regolamento prevede anche il progetto individualizzato, da attivare con l’ausilio dell’Istituzione dei Servizi Sociali, al fine di un recupero e di un reinserimento sociale del cittadino.

Anno 2008
Ottobre: Su proposta della Commissione Servizi Sociali, il Consiglio comunale approva delle modifiche al Regolamento anche per evitare alcune sperquazioni che si erano venute a verificare. Non solo. Dopo aver più che dimezzato l’importo erogato annualmente dal Comune per i sussidi alle persone (nel 2007 la Commissione aveva erogato sussidi per un importo totale di € 45.000 contro i 105.000 dell’ultima annualità gestita dal centro-destra), il Presidente Maurizio Vicoli si era fatto promotore presso la Commissione di alcune modifiche al Regolamento tra queste, eliminati finalmente gli sprechi, un aumento dell’importo massimo erogabile mensilmente da € 105,00 ad € 140,00 in modo da portare, rispetto alle precedenti amministrazioni di centro-destra, ad un raddoppio della cifra massima erogabile. Il Consiglio comunale approva le modifiche all’unanimità. Il nuovo Regolamento entra in vigore dal 01/01/2009.


INIZIATIVE NELLA “COMMISSIONE STATUTO E REGOLAMENTI”

Anno 2006
Settembre: Si riunisce per la prima volta Commissione Affari Generali per una profonda revisione dello Statuto comunale. Il componente la Commissione Maurizio Vicoli, in accordo con i due consiglieri di Rifondazione Comunista Marco Marra e Fabio Smargiassi e con l’ausilio dell’Associazione vastese “Porta Nuova”, propone una serie di modifiche al Titolo riguardante la partecipazione dei cittadini alla Cosa Pubblica. Le radicali modifiche proposte, che sono state scherzosamente nominate maxi-emendamento Vicoli, viene infine approvato all’unanimità anche in aula.

Anno 2008
Settembre: Dopo essere stato approvato all’unanimità dal “Comitato Tecnico-scientifico per l’applicazione della Legge Regionale 12/2005 per il contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico”, il giorno 27, con delibera consiliare n. 72, il Consiglio comunale approva all’unanimità il Regolamento comunale in applicazione della Legge Regionale 12/2005. Vasto è il primo comune abruzzese a dotarsi di uno strumento del genere.


INIZIATIVE NEL “COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO PER L’APPLICAZIONE DELLA L.R. 12/2005”

Febbraio 2005: Il giorno 15, il Consiglio regionale d’Abruzzo approva la Legge 12 che prende il nome di Legge Spadano-Melilla finalizzata al contenimento dell’inquinamento luminoso e al risparmio energetico. Tale provvedimento legislativo era stato tecnicamente curato da Maurizio Vicoli e dall’Ing. Gianni Mantini di Pescara. La Legge 12 è uno strumento fondamentale per il rispetto del Protocollo di Kyoto che mira a ridurre le emissioni di gas responsabili dell'effetto serra. Infatti la produzione di energia elettrica avviene attraverso l'emissione di ossido di carbonio e anidride carbonica; ciò significa che il risparmio di energia determina una riduzione dell'emissione di gas-serra. Non solo. La Legge 12 difende il cielo notturno dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità in quanto il cielo stellato ha da sempre ispirato poeti e filosofi come Leopardi e Kant. Il provvedimento legislativo approvato dalla Regione Abruzzo vieta infatti la emissione di luce verso l'alto responsabile, appunto, dell'inquinamento luminoso che, tra l'altro, nuoce a tutti gli esseri viventi, dalle piante all'uomo, poichè falsa e, in certi casi annulla, l'alternanza del giorno e della notte con gravi ripercussioni sui bioritmi dei viventi.

Anno 2006
Ottobre: Il giorno 24 la Giunta comunale, su sollecitazione del consigliere Vicoli, si dota, unico comune abruzzese a farlo, di un “Comitato Tecnico-scientifico per l’applicazione della Legge Regionale 12/2005 per il contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico”.

Anno 2007
Gennaio: Il giorno 9 il Sindaco Luciano Lapenna delega alla presidenza del “Comitato Tecnico-scientifico per l’applicazione della Legge Regionale 12/2005 per il contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico”, Maurizio Vicoli perché consigliere comunale competente in materia.

Giugno: Il giorno 28 si riunisce per la prima volta il “Comitato Tecnico-scientifico per l’applicazione della Legge Regionale 12/2005 per il contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico”.


Anno 2008
Settembre: Dopo essere stato approvato all’unanimità dal “Comitato Tecnico-scientifico per l’applicazione della Legge Regionale 12/2005 per il contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico”, il giorno 27, con delibera consiliare n. 72, il Consiglio comunale approva all’unanimità il Regolamento comunale in applicazione della Legge Regionale 12/2005. Vasto è il primo comune abruzzese a dotarsi di uno strumento del genere.

2009
Dicembre: E' il primo firmatario di due ordini del giorno approvati dal Consiglio comunale: il primo è una richiesta alla Regione Abruzzo di inserire nel Bilancio i contributi, così come previsto dalla L.R. 12/2005, in favore di quei Comuni che si sono adoperati per la riduzione dell'inquinamento luminoso e per il risparmio energetico:

Ordine del giorno alla Regione per finanziare i Comuni che si sono distinti nell'applicazione della L.R. 12/2005 per il risparmio energetico e la lotta all'Inquinamento luminoso.

Nel sollecitare l’approvazione di un Regolamento relativo alla L.R. 12/2005 così come previsto dalla legge stessa all’art. 2 comma 2, il Consiglio comunale di Vasto:

VISTO
Che dall’approvazione della L.R. 12/2005 ad oggi la Regione non ha previsto nelle leggi finanziarie che si sono succedute alcuna quota da destinare ai Comuni per l’adeguamento degli impianti esistenti così come invece previsto all’art. 2 comma 9 e all’art. 9 comma 2 della legge stessa;

CONSIDERATO
Che il 18 maggio 2010 scade il termine dei cinque anni entro cui tutti gli impianti pubblici e privati devono essere conformi alle prescrizioni della legge stessa (art. 3 comma 9);

EVIDENZIATO
Che esiste un forte nesso tra consumo energetico e produzione di gas serra e che gli adeguamenti previsti dalla L.R. vanno nella direzione di un sensibile risparmio energetico valutabile intorno al 30-40% (grazie alla sostituzione di lampade a mercurio con lampade a sodio) e che dal vertice di Copenaghen è arrivato un monito forte e chiaro per una sterzata in tema di politica energetica;

FA VOTI
Perché il Consiglio regionale destini, nella prossima legge finanziaria 2010, una cifra congrua soprattutto per quei comuni che dall’approvazione della legge ad oggi hanno operato concretamente sia approvando regolamenti applicativi della L.R. stessa sia facendo ricadere tutte le spese, per la messa a norma dei vecchi impianti, sui propri bilanci.


Il secondo ordine del giorno riguarda una risoluzione contro l'ipotesi di installare una centrale nucleare a Termoli insieme ad un invito, rivolto al governo nazionale, a ripensare la politica del nucleare in funzione di un piano energetico nazionale volto ad un forte risparmio energetico e ad una seria lotta agli sprechi.

Ordine del giorno contro l'ipotesi di installazione di una centrale nucleare a Termoli con l'invito al governo nazionale di ripensare la politica energetica di tipo nucleare.

Il Consiglio Comunale di Vasto

VISTO
- Che la città di Termoli sia stata individuata come possibile sito per l'insediamento di una centrale nucleare;
- Che il Comune di Ururi con delibera di Giunta n. 136 del 15-10-2009 ha intrapreso una serie di iniziative contro ogni ipotesi di installazione di centrale nucleare nel Basso Molise;
- Che questo territorio ha già pagato il suo tributo nella produzione di energia ospitando due centrali turbo-gas;
- Che tale ipotesi, se concretizzata, graverebbe notevolmente sull'economia turistica della costa molisana e dell'Abruzzo teatino.

CONSIDERATO

- Che l'80% degli Italiani nel 1987 si è espresso contro il nucleare con tre referendum abrogativi relativi al 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8 (col quale il Comitato interministeriale per la programmazione economica poteva decidere autonomamente sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non avessero deciso entro tempi stabiliti); ai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge (con i quali lo Stato stabiliva l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi) ed infine con l'abrogazione dell'art. 1 della Legge 856/1973 (con la quale si impedì all’ENEL di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero);
- Che L'Italia, a tutt'oggi, non si è ancora dotata di un Piano Energetico Nazionale che riporti reali fabbisogni e seria ed approfondita analisi sugli sprechi energetici;
- Che, secondo l'ENI (ex Ente Nazionale Idrocarburi), le famiglie italiane possono, con alcune elementari regole di comportamento responsabile dell'uso di energia, abbattere del 30% il fabbisogno energetico nazionale e che secondo le associazioni ambientaliste questa quota può superare il 50%;
- Che la produzione di energia dal nucleare, se da un lato abbatte le emissioni di CO2 nell'atmosfera, dall'altro pone gravi problemi di conservazione in totale sicurezza delle scorie radioattive alcune delle quali hanno tempi di decadimento vicino al milione di anni (cioè 10.000 secoli);

EVIDENZIATO

- Che l'Homo Sapiens Sapiens, a cui la nostra specie appartiene, è comparso sulla Terra "appena" 150.000 anni fa, cioè 1500 secoli fa;
- Che l'enorme tempo di decadimento della radioattività può essere incompatibile con qualsiasi materiale deputato alla costruzione di contenitori capaci di chiudere ermeticamente e per un lasso di tempo che è sette volte quello che ci divide dalla comparsa dell'uomo;
- Che, in ogni caso, questi magazzini di scorie radioattive dovrebbero essere inattaccabili ad ogni aggressione naturale (dagli agenti corrosivi alle catastrofi sismiche) poiché ogni minima alterazione del contenitore porterebbe alla fuoriuscita di radiazioni i cui effetti mortali sono tragicamente documentati da Hiroshima a Chernobyl;
- Che le attuali generazioni finirebbero per ipotecare il futuro delle prossime 40.000;
- Che il passo immediato, ecologicamente compatibile ed economicamente conveniente, debba andare innanzitutto verso una seria politica sul risparmio energetico;
- Che, dopo tutto, l'Italia è il Paese del Sole e del vento;

FA VOTI

Perché il Governo nazionale:
- ripensi la sua politica energetico-nucleare;
- si doti di un Piano energetico nazionale fondato soprattutto a creare, per le famiglie e le aziende italiane, forti incentivi al risparmio energetico;
- Individui, in subordine, siti alternativi che tengano conto dell'economia dei singoli territori in modo da non penalizzarne lo sviluppo specie se fondato sul turismo, l'arte e la cultura.


INIZIATIVE COME CONSIGLIERE COMUNALE

2009
Luglio: E' il primo firmatario di un Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale per invitare il governo nazionale a sospendere per tre anni i tagli del personale docente ed ATA nella scuola abruzzese a seguito del terribile sisma del 06 aprile. Una richiesta di moratoria così come accadde in Umbria a seguito del terremoto del 1997.

Ordine del giorno in favore di un blocco triennali ai tagli di personale nelle scuole abruzzesi.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI VASTO

VISTO
· Che il tragico sisma che ha colpito la Provincia Dell’Aquila ha spinto molti docenti e componenti del personale ATA a chiedere l’inserimento nelle graduatorie (ex permanenti) ad esaurimento nelle altre province abruzzesi;
· Che tale richiesta poterebbe essere avanzata anche dal personale della scuola assunto a tempo indeterminato;
· Che tali inserimenti produrranno problemi di disponibilità di cattedre sia a coloro che, risiedendo in una determinata provincia, da anni sono inseriti nelle suddette graduatorie e sia a quelli che verranno a trovarsi nelle condizioni di “perdente posto”;

RITENUTO
· Che ogni lavoratore della scuola è nel pieno diritto di accedere alla mobilità nell’ambito delle scuole regionali e che, in particolar modo, lo sono quelli che hanno subìto in prima persona le gravi e drammatiche conseguenze del sisma;

CONSIDERATO PERO’
· Che il ridimensionamento dell’organico scolastico previsto dall’ultima Finanziaria del governo nazionale porterà nelle scuole abruzzesi ad una riduzione del personale stimata in circa mille unità e che tale provvedimento, insieme a questo massiccio esodo, finirà per sovvertire tutti gli equilibri occupazionali all’interno di ciascuna provincia d’Abruzzo;
· Che altresì potrebbero verificarsi, come già accaduto nelle scuole di Pescara, Giulianova, Roseto, e in altri centri dell’Abruzzo costiero, un “sovraffollamento” di lavoratori e alunni con gravi ripercussioni sul buon funzionamento scolastico;

CHIEDE
Alla Regione Abruzzo di farsi promotrice, presso il governo nazionale, di una “moratoria” di tre anni per tutti i nuovi provvedimenti e per tutti i movimenti, compresa la nuova razionalizzazione della rete scolastica, previsti nella scuola così come avvenne in Umbria in occasione del sisma del 1997.